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"E il fuoco che cuoce concretamente le argille di Leoncillo è anche il fantasma metaforico e il maestro di cerimonie di questa mostra che giustappone un gruppo sontuoso di sculture, alcune notissime come appunto la Sirena e altre inedite [...] La Sirena, per la sua importanza, per una bellezza che cuce insieme il concetto di "meraviglioso" di epoche lontane con quello dei nostri anni convulsi, accorda il resto delle opere in mostra al suo canto, senza che necessariamente esse ne vengano divorate come i marinai del mondo antico..."